Uno dei simboli assoluti del mese di settembre è certamente il “grappolo d’uva” indiscutibile protagonista della vendemmia che si sta svolgendo e che si svolgerà nelle prossime settimane, ma anche amatissima sulle nostre tavole in questa stagione. Le virtù dell’uva sono leggendarie, il suo valore nutrizionale riconosciuto da tutti i dietologi, la rende molto simile al latte materno facendone un alimento molto adatto agli organismi in crescita, ma anche agli sportivi, agli anziani, agli anemici, alle persone nervose, agli intellettuali e a tutti coloro che debbano fare sforzi fisici. Per le sue proprietà, essa costituisce un rimedio ideale contro le malattie di cuore ipertensione, arteriosclerosi, obesità, nefriti, stitichezza, gotta, reumatismi, disturbi del fegato, dell’apparato urinario e della pelle.
Per goderne a pieno la si dovrebbe consumare con i semi e i vinaccioli masticando con cura.

CONTROINDICAZIONI DELL’UVA
- Persone diabetiche o tendenti
- Non deve essere associata alla bieta o prosciutto crudo, sempre per ritenzione idrica, melanzana (può provocare dissenteria) funghi, o peperoni (gastralgia latente o dissenteria), verdure appartenenti alle crucifere ( blocco diuresi), mitili e crostacei (irritazione mucosa gastrica).
- Non va mangiata la sera (iperglicemia notturna)
- Come regola generale, l’uva deve essere associata solamente con verdure crude, quali l’indivia belga, il radicchio, la scarola, l’indivia riccia e le puntarelle